I soldi rubati dal conto personale di un’anziana, c’è una condanna

 
0

Gela. Avrebbe approfittato del fatto che vivesse da sola, per sottrarle, in diverse occasioni, somme di denaro dal conto personale. Vittima della truffa fu un’anziana donna, poi deceduta. La condanna, invece, è arrivata per un operaio, finito a processo dopo l’avvio di un’indagine. L’uomo, nel corso del tempo, avrebbe carpito la fiducia dell’anziana, che non aveva parenti disponibili ad accudirla. Alla fine, il giudice Lirio Conti, accogliendo le richieste dell’accusa, sostenuta in aula dal pm Gesualda Perspicace, ha condannato l’imputato a due anni e quattro mesi di reclusione, riconoscendo anche il diritto al risarcimento dei danni in favore della parte civile, un parente della donna, rappresentato in giudizio dall’avvocato Angelo Urrico. Tutto sarebbe partito da lavori di manutenzione che l’imputato, allora titolare di una piccola azienda, effettuò nell’abitazione dell’anziana. Iniziò così il rapporto di amicizia.

I soldi dal conto personale. L’uomo si è difeso in aula. “Ho sempre lavorato onestamente – ha detto – non ho mai preso i soldi di altri. Io, invece, facevo per lei quello che avrebbero dovuto fare i suoi parenti, che invece erano completamente assenti. Non ho mai effettuato prelievi con la sua carta bancomat. Addirittura, avrebbe voluto intestarmi una villa che aveva a Caltanissetta, ma io dissi di no. Non volevo guai con nessuno”. Una linea sostenuta dalla difesa, che ha messo in discussione la ricostruzione dei pm della procura, escludendo che l’imputato si sia mai appropriato dei soldi della donna. Il giudice Lirio Conti, però, sulla base delle risultanze istruttorie, ha invece optato per un verdetto di condanna.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here