Il blitz “Parenti Serpenti”, Rinzivillo va ai domiciliari: uno degli irreperibili si è presentato in commissariato

 
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Gela. Si sono difesi davanti ai giudici del riesame di Caltanissetta.

Davanti ai giudici del riesame. I fratelli Giovanni e Klisman Rinzivillo hanno reso dichiarazioni spontanee dopo essere stati coinvolti nel blitz “Parenti serpenti”. Klisman Rinzivillo, attualmente detenuto per altre vicende processuali, è già stato scarcerato per le contestazioni mosse nell’ordinanza firmata dai magistrati della procura. I suoi legali di fiducia, gli avvocati Carmelo Tuccio e Maurizio Scicolone, hanno contestato proprio il contenuto dell’ordinanza. Giovanni Rinzivillo, inoltre, ha spiegato come molte delle accuse rivoltegli erano già confluite nell’indagine “Affari di famiglia”. Ha confermato la sua volontà di cambiare vita. I giudici del riesame, accogliendo le richieste dei difensori Maurizio Scicolone e Cristina Alfieri, hanno disposto il trasferimento del giovane ai domiciliari. Dall’inchiesta “Parenti serpenti”, emerge un vasto giro di droga e alcuni episodi di furti messi a segno in città. Davanti ai magistrati nisseni, si è presentato anche Ruben Licata. In questo caso, i giudici si sono riservati di decidere dopo le richieste difensive.

Uno degli irreperibili si è presentato in commissariato. Intanto, uno degli irreperibili, ovvero Filippo Sciandrello, si è presentato davanti ai poliziotti del commissariato. E’ attualmente sottoposto all’obbligo di firma. Al momento del blitz, si trovava fuori dall’Italia. Assistito dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, ha deciso di ritornare in città e di presentarsi in commissariato.

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