L’attentato al sindaco di Licata, a Gela in 5 mesi emesse 25 ordinanze di demolizione

 
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L’attentato al sindaco anti-abusivismo di Licata pone l’accento su un fenomeno che dalle nostre parti rimane sopito ma non risolto. Gli interventi di demolizione degli immobili abusivi, oramai acquisiti al patrimonio comunale, a Gela sono fermi. Nell’ottobre del 2015 l’impresa che avrebbe dovuto effettuare la demolizione di un immobile abusivo ha rinunciato. Durante la passata sindacatura sono stati solo due gli interventi di demolizione. Una baracca di frutta abusiva ed un fabbricato in lamiera sul costone di via Borsellino. La nuova amministrazione, in carica da 10 mesi, intende acquisire al patrimonio comunale gli immobili.

Da gennaio 2016 ad oggi sono state emesse 25 ordinanze di demolizione tra immobili abusivi abitativi, capannoni industriali, elevazioni di altre case, piccole recinzioni o mura di protezione.

Sull’attentato al sindaco Cambiano è intervenuto il sindaco Domenico Messinese. “L’attentato incendiario alla famiglia del sindaco di Licata è un’offesa lancinante a tutti gli amministratori pubblici di un Paese che si professa civile. Esprimo sdegno per le codardie perpetrate – ha continuato Messinese – e auspico che le forze dell’ordine possano individuare ed assicurare alla giustizia gli autori di simili barbarie. Porgo la mia solidarietà e quella del Comune di Gela ad Angelo Cambiano, affinché senta la vicinanza di quegli amministratori che, in prima linea, lavorano per il rispetto dei principi dello Stato”.

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