L’ex asilo è del Comune, le suore non potevano cederlo: la Corte dei conti aveva avviato verifiche

 
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Gela. Anche i magistrati della Corte dei Conti regionale avevano avviato una procedura

per verificare l’eventuale esistenza di un danno erariale.

La cessione è nulla. Adesso, arriva il verdetto favorevole dei giudici civili che hanno confermato la proprietà comunale sull’ex asilo “Alemanna”, a ridosso della chiesa di San Domenico Savio. Per i giudici del tribunale, come sostenuto dall’avvocato Maurizio Cannizzo, che ha assistito il municipio nell’intera vicenda, la cessione dell’immobile dall’Istituto Suore Cappuccine del Sacro Cuore all’Opera San Giovanni Bosco di Sicilia è nulla. Sessant’anni fa, il Comune aveva concesso l’immobile, in uso perpetuo, proprio alle suore del Sacro Cuore, a condizione che venisse destinato ad ospitare settantacinque bambini di famiglie in difficoltà, garantendogli supporto scolastico gratuito. Inoltre, le suore avrebbero dovuto occuparsi delle spese di manutenzione, pagando le imposte dovute sulla struttura. Come accertato in giudizio, invece, nessuna delle condizioni sarebbe mai stata rispettata. Nel 2001, addirittura, l’immobile venne ceduto dalle suore del Sacro Cuore all’Istituto Opera San Giovanni Bosco di Sicilia. Un passaggio assolutamente senza titolo, dato che le suore non avevano mai rispettato le condizioni dell’uso perpetuo né avrebbero potuto cedere l’ex asilo ad altri enti. I giudici civili del tribunale, così, hanno messo la parola fine su una vicenda che per decenni era finita nel dimenticatoio degli uffici del municipio. Non è stata accolta la domanda riconvenzionale di usucapione avanzata dai legali dell’Opera San Giovanni Bosco. L’ex asilo è del Comune e l’amministrazione comunale adesso vorrebbe restituirlo alla città, avviando una serie di lavori di ristrutturazione.    

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