L’indotto Eni, salta il vertice sulla Nuova X Gamma e gli operai pronti alla serrata: mille firme raccolte per Roma

 
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Gela. Salta e viene rinviata di almeno un mese la riunione che avrebbe dovuto contribuire a fare chiarezza intorno alla vertenza dei lavoratori della Nuova X Gamma. Salta il vertice. A questo punto, se ne riparlerà il prossimo 15 dicembre. La riunione era stata convocata all’uffico provinciale del lavoro di Caltanissetta. I responsabili della società, però, a causa d’impegni lavorativi, hanno dovuto rinunciare al confronto. Gli otto operai, già da tre giorni in sciopero, sono pronti ad una lunga serrata. Chiedono chiarezza dopo la decisione di licenziare tre loro colleghi adottata dal management dell’azienda, impegnata in controlli non distruttivi tra gli impianti della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. Gli operai, appoggiati dai segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm, hanno iniziato la protesta perché ritengono infondate le ragioni addotte dalla proprietà a giustificazione dei tagli di personale. Se, da un lato, è stato disposto il licenziamento di tre dipendenti; dall’altro, l’azienda ha comunque optato per il rinnovo dei contratti a tempo determinato.

Pronti alla protesta ad oltranza. Qualcosa non quadrerebbe per il verso giusto, almeno a detta degli stessi operai, anche oggi in sit in davanti l’ingresso di raffineria, e dei segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese. Gli operai sono fermi nel richiedere il ritiro dei provvedimenti di licenziamento prima di far rientro in fabbrica. Pur non potendo rilasciare dichiarazioni ufficiali, dopo le diffide arrivate dai vertici della Nuova X Gamma, gli operai attendono ancora l’eventuale convocazione davanti al prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta e, alcuni di loro, sarebbero già pronti a protestare anche davanti la sede nissena della prefettura. L’azienda, invece, ha sempr giustificato i tagli facendo riferimento ad una drastica riduzione delle commesse lavorative all’interno del sito Eni di contrada Piana del Signore.

La mobilitazione verso Roma. La vertenza avviata dagli operai dell’indotto Eni, però, non riguarda solo la Nuova X Gamma. Decine di aziende stanno risentendo pesantemente del piano di riconversione della raffineria di contrada Piana del Signore. Negli scorsi giorni, un gruppo di lavoratori ha avviato una racoclta firme per ottenere adesioni alla mobilitazione verso Roma. Intendono protestare davanti la sede del governo insieme ai sindaco Domenico Messinese. Alla fine, sono state raccolte più di mille firme. “Siamo molto soddisfatti – spiega Francesco Cacici – in base agli impegni assunti, dovremmo avere a disposizone almeno cinque pullman. Uno verrà garantito dalla Edilponti. le aziende si stanno mostrando solidali. Siamo riusciti ad ottenere l’appoggio di diverse associazioni di categoria del mondo commerciale. Vogliamo far capire che questa mobilitazione non è solo dell’indotto Eni ma dell’intera città. A questo punto, attendiamo la data migliore da concordare con la giunta municipale”. I lavoratori, inoltre, stanno pensando alla costituzione di un loro autonomo movimento, senza il coinvolgimento di sigle sindacali. “Nei prossimi giorni – conclude Cacici – ci saranno novità anche su questo fronte. Le adesioni sono molte”.

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