La crisi colpisce ancora, 16 operai Ecorigen a rischio: no alla mobilità e via ai contratti di solidarietà

 
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Gela. Al momento, sono stati scongiurati sedici provvedimenti di mobilità, la classica anticamera del licenziamento.
Sì ai contratti di soidarietà. I segretari provinciali del settore chimico di Filctem, Femca e Uiltec e i vertici dell’azienda Ecorigen hanno siglato un accordo che prevede l’avvio dei contratti di solidarietà. La situazione del gruppo, specializzato nella rigenerazione dei catalizzatori, rimane comunque molto preoccupante. I manager fanno i conti con i numeri che sembrano non quadrare soprattutto davanti alla riduzione di commesse e al blocco delle utilities che arrivavano da Eni. Il processo produttivo degli impianti Ecorigen è fortemente legato alla fornitura d’idrogeno e acido solfidrico che, fino ad alcuni mesi addietro, arrivavano proprio dalla raffineria Eni di contrada Piana del Signore. L’intesa è stata conclusa nelle ultime ore. L’interesse principale dei segretari provinciali Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania era proprio quello di evitare il taglio di sedici operai.

La situazione rimane molto delicata.  In totale, nell’organigramma dell’Ecorigen ci sono quarantadue dipendenti. Senza nuove commesse di lavoro e senza un chiaro sviluppo della vicenda Eni, tutto rimane in bilico. Al momento, comunque, i licenziamenti vengono evitati. I primi sintomi della crisi iniziarono a manifestarsi già lo scorso febbraio anche se, alla fine, i vertici aziendali rassicurarono sia i lavoratori che i loro rappresentanti sindacali.

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