“L’antimafia parte dal rispetto dei diritti dei lavoratori”, un patto tra sindacati e esercenti

 
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I confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania

Gela. Un’antimafia declinata a partire dal rispetto dei diritti dei lavoratori. I confederali di Cgil, Cisl e Uil stanno per chiudere una prima intesa con le organizzazioni datoriali della città. L’hanno già ribattezzata “Carta di intenti”. Un accordo che prende spunto da quanto accaduto negli ultimi giorni, con tre attività commerciali prese di mira da quella che appare essere la mano della criminalità, ma che va a chiudere un percorso iniziato da tempo. I segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania hanno sempre spinto per un pieno riconoscimento dei diritti di tutti i lavoratori, a partire da quelli impegnati nel terziario. Così, chi ha scelto di impegnarsi nella lotta contro la criminalità dovrà anzitutto rispettare gli impegni. Gli esercenti coraggiosi che adesso stanno alzando la testa contro nuovi messaggi criminali devono allo stesso tempo assicurare il rispetto della legalità, a partire dai diritti dei loro dipendenti. I sindacati, ieri a confronto con le organizzazioni datoriali, hanno aderito alla manifestazione di sabato mattina, davanti al BCool Beach sul lungomare Federico II di Svevia. “Siamo convinti che sia l’illegalità che la mafia tolgono dignità al mondo del lavoro ed opprimono la crescita economica attraverso la negazione dei diritti dei lavoratori, l’imposizione di forniture e guardanie – spiegano – e di tutta la vasta famiglia delle estorsioni che a volte è in mano alla mafia, ma che fa parte di una cultura diffusa dell’illegalità che viola i contratti di lavoro a danno di centinaia di lavoratrici e lavoratori, i nuovi poveri. Cgil, Cisl e Uil sostengono la Vertenza Gela e lo fanno schierandosi dalla parte della città onesta, che spera e lavora ogni giorno per il cambiamento, con coloro che prima di parlare di antimafia vivono nella piena legalità ogni giorno, con chi rivendica il potenziamento delle forze dell’ordine, con le tante ragazze e ragazzi che sperano di poter lavorare nella città nella quale sono nati, per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno di un’economia libera da ogni forma di ricatto”.

L’intesa con le organizzazioni datoriali verrà firmata in prefettura a Caltanissetta. “Alla politica, a tutti i partiti ed a tutti i livelli, chiediamo di produrre fatti concreti per una città nella quale si respira la puzza dell’abbandono – concludono – la politica, se vuole, può attivarsi per elevare la qualità della vita dei cittadini che indubbiamente passa dalla sicurezza urbana e dal lavoro, due temi centrali per la vita di ogni donna e di ogni uomo. Lottiamo da sempre per la libertà e la dignità, dei lavoratori e dell’economia, questo l’unico fronte antimafia del quale ci sentiamo di far parte, questo l’unico utile per affermare la nostra ribellione e con questi obiettivi che i presidenti delle organizzazioni dei commercianti e artigiani hanno condiviso. Costruiremo nelle prossime settimane una Carta di intenti per affermare che per essere dei veri uomini antimafia non bisogna commettere nessuna illegalità”.

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