Le mense scolastiche ferme, “c’è il rischio di un danno erariale”: in aula anche i dubbi sui loculi a Farello

 
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Gela. Troppi “lati oscuri” dietro alla vicenda, ancora tutt’altro che conclusa, della refezione scolastica. “Il rischio è di un danno erariale”. Il servizio non è partito a distanza di oltre quattro mesi dall’avvio dell’anno scolastico. Così, in aula, i consiglieri Giovanni Panebianco e Salvatore Scerra hanno chiesto chiarimenti direttamente all’amministrazione comunale. Lo hanno fatto nel corso della seduta di question time. “Siamo davanti ad un potenziale danno erariale – hanno spiegato – gli istituti scolastici della città, infatti, basandosi proprio sull’avvio del servizio di mensa e, quindi, sull’orario prolungato, si sono dotati di ulteriore personale docente. Con il servizio fermo, però, tutto diventa inutile e i docenti non vengono utilizzati”. Panebianco e Scerra, inoltre, hanno posto l’attenzione sulle sentenze del tribunale amministrativo regionale di Palermo e del Consiglio di giustizia amministrativa che, negli scorsi mesi, hanno dato ragione all’ex gestore del servizio, la società Le Palme. “Addirittura – hanno precisato – gli è stato riconosciuto un risarcimento danni. Perché quest’azienda, nonostante i verdetti favorevoli dei giudici, non ha ripreso il servizio che, invece, è stato affidato, addirittura per il solo ultimo giorno dello scorso anno scolastico, ad un’altra azienda?”. Lo stesso sindaco Domenico Messinese ha confermato l’esistenza di anomalie che verranno segnalate probabilmente alle autorità competenti. “Si ricordi – ha detto replicando al consigliere Giovanni Panebianco – che ho rimosso due assessori con deleghe proprio in quel settore”.

Farello e le confraternite. All’edilizia cimiteriale, con in testa quella di Farello, ha fatto riferimento nella sua interrogazione il capogruppo della lista Musumeci Vincenzo Cascino. Per il consigliere sarebbe necessario un intervento della giunta sulla questione dei lavori realizzati nel sito cimiteriale da almeno quindici confraternite. “Ci vuole chiarezza – ha detto il consigliere – le confraternite, in base alle convenzioni, avrebbero dovuto realizzare anche mille loculi da consegnare al Comune. Invece, adesso, l’ente sarà costretto ad intervenire di propria iniziativa. Non bisogna trascurare neanche le opere di urbanizzazione non realizzate e le spese che le stesse confraternite avrebbero dovuto sostenere”. Cascino, inoltre, è ritornato sul tema del forno crematorio rimasto inattivo proprio a Farello. L’assessore Simone Siciliano si è impegnato a valutare l’intera vicenda.

La 115 e l’amianto a Manfria. Impegni che il sindaco, lo stesso Siciliano e il neo assessore Licia Abela, presente in aula, hanno assunto anche sul fronte della realizzazione di strisce pedonali su un tratto della statale 115, sul quale insistono edifici scolastici. Una richiesta arrivata dal gruppo di Reset 4.0. L’esponente di Un’Altra Gela Salvatore Sammito, invece, ha chiesto interventi urgenti per rimuovere rifiuti speciali, con in testa veri e propri serbatoi d’amianto, dalle zone balneari come Manfria. “Ci sono siti abbandonati – ha spiegato – trasformati in depositi abusivi”.     

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