Sfiducia, l’opposizione: “Grave degrado, Greco arroccato e ha disatteso il suo mandato”

 
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Consiglieri di opposizione durante i lavori d'aula

Gela. “Una crisi di governo della città che non ha mai avuto fine”. I consiglieri comunali di opposizione, nel testo della mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco fatto pervenire alla presidenza dell’assise civica, chiudono qualsiasi spiraglio per un’eventuale prosecuzione dell’esperienza amministrativa del primo cittadino. Secondo il drappello che non sta con l’avvocato, le defaillance non sono mancate, sia su un piano strettamente politico che a livello di gestione della macchina municipale. La fine anticipata della sindacatura viene giustificata sulla scorta di diversi punti presi in considerazione. Si parte dalla tendenza, considerata sempre più marcata, dell’amministrazione a non dare seguito agli atti di indirizzo, alle mozioni e alle interrogazioni consiliari, snobbando l’assise civica, e si arriva ai mancati correttivi finanziari e di bilancio. Seppur indicati dalla Corte dei Conti regionale, per l’opposizione non sono mai stati attuati, fino a determinare l’attuale caso del bilancio di previsione, praticamente bocciato dai revisori. “Il sindaco è arroccato nelle sue posizioni in maniera a volte anche arrogante”, scrivono i consiglieri di opposizione. L’amministrazione comunale non sarebbe stata in grado di concretizzare “la quasi totalità degli impegni elettorali-programmatici”, confermano nella mozione. Troppi servizi interrotti (trasporto disabili, assistenza anziani e strisce blu) e anche “la perdita costante di finanziamenti regionali e statali”, sono altre ragioni che stanno alimentando l’iniziativa. Per chi sostiene la sfiducia, il sindaco e la sua giunta non avrebbero più l’appoggio di buona parte della maggioranza e settori comunali strategici rimangono privi di una guida politica.

In definitiva, sono certi che “il sindaco ha disatteso il mandato politico popolare”. La sfiducia viene varata nel tentativo di “non assistere passivamente ad un così grave degrado, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza”. Il centrodestra d’opposizione e il Pd hanno inaugurato l’elenco dei firmatari della mozione, che potrebbe arrivare in aula consiliare per essere discussa mentre il sindaco sta lavorando ai difficili assetti del bilancio di previsione. Il dirigente del settore, Alberto Depetro, sembra piuttosto distante e le dimissioni potrebbero essere solo il passo finale. Il fronte della sfiducia vuole arrivare in aula e capire quali saranno le reazioni tra gli alleati dell’avvocato. Mettersi davanti ad uno strumento finanziario, con parere negativo, è una tappa tutt’altro che scontata. I grillini, ieri, hanno confermato che si prenderanno del tempo in più. Centrodestra, Pd e i consiglieri Gabriele Pellegrino e Paola Giudice vanno avanti. Sulla stessa strada è orientato il gruppo “Rinnova”, in consiglio con l’ex presidente del civico consesso Alessandra Ascia. Il sindaco e gli esponenti a lui più vicini hanno tutta l’intenzione di andare avanti, fino alla conclusione del mandato. In settimana, Greco ha invitato l’opposizione “a pensare a cose più serie”.

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