Spari in via Niscemi, minore condannato: giudici hanno escluso il metodo mafioso

 
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Gli agenti di polizia in via Niscemi dopo gli spari

Gela. Al termine del dibattimento, i giudici del tribunale minorile di Caltanissetta hanno escluso l’aggravante del metodo mafioso. Il minore che sparò in via Niscemi, in pieno giorno, è stato condannato a due anni e otto mesi. La richiesta avanzata dalla procura minorile era di quattro anni e sei mesi. Fece fuoco, con una pistola, mentre si trovava a bordo di un’auto. I colpi raggiunsero, seppur senza conseguenze gravi, un ambulante e due conoscenti. Il giovane, assistito dal legale Davide Limoncello, ammise i fatti e indicò alcuni aspetti agli investigatori. Per i pm della procura minorile, agì con metodo mafioso. Indicazione che la difesa ha escluso del tutto, non individuandone le condizioni. Il minore riferì di aver sparato, comunque, non per uccidere. I colpi vennero esplosi però in pieno giorno, in un tratto di via Niscemi assai transitato.

Il maggiorenne che era alla guida, negli scorsi mesi, ha patteggiato. I giudici nisseni, disponendo la condanna, hanno inoltre deciso per la scarcerazione del giovane, che rimane comunque detenuto per un’altra vicenda che lo coinvolse.

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