Stipendi in ritardo, fatture non pagate e dubbi sulla differenziata, sui rifiuti si rischia il caos: sindacati, “pronti allo sciopero”

 
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Gela. Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città si muove lungo un sottile filo, tra lavoratori che sono già pronti allo sciopero e risorse finanziarie sempre più ridotte.


Le fatture del 2014. Nelle scorse ore, in Comune, i sindacalisti di Cgil e Uil Ignazio Giudice e Nicola Calabrese hanno incontrato il sindaco Domenico Messinese e il vice Simone Siciliano. “Purtroppo – dice Siciliano – il mancato adeguamento delle tariffe Tari inizia a presentare il conto. Le risorse sono molto limitate e dobbiamo ancora saldare fatture staccate da Tekra nel 2014, quando a Palazzo di Città c’era un’altra giunta. Bisogna comunque pagarle, altrimenti si rischiano i decreti ingiuntivi”. I sindacati, invece, hanno contestato l’assenza alla riunione dei manager Tekra, azienda campana che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Dubbi sulla differenziata. “E’ chiaro che nell’appalto dei rifiuti qualcosa non va – spiegano Giudice e Calabrese – i conti non tornano, tanto che la giunta ha chiesto chiarimenti interni e verifiche con le ripartizioni bilancio ed ecologia per venirne a capo. Ad oggi, il sindacato dei lavoratori ha scritto al prefetto di Caltanissetta ed alla commissione nazionale di garanzia per i servizi pubblici essenziali, di modo da iniziare le procedure di raffreddamento e programmare lo sciopero per la prima settimana di giugno”. Per i sindacati, tanti numeri non tornerebbero neanche sul fronte della raccolta differenziata. “Il servizio dovrebbe essere di qualità maggiore – concludono – ed invece non lo è. I centoquaranta dipendenti , ad oggi, non hanno notizie della loro retribuzione e della modifica delle ore di lavoro, da trentasei a trentotto, come da contratto collettivo nazionale”.

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