Tregua nell’indotto, rimossi i presidi degli operai della Turco

 
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Gela. Come da intesa, in attesa dell’esito del vertice di oggi convocato in prefettura a Caltanissetta, sono stati rimossi i presidi agli accessi della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. È il segno di distensione che anche la prefettura aveva auspicato. Gli operai della Turco Costruzioni, da quasi tre settimane in strada a protestare contro i trentasei licenziamenti, hanno fatto un passo indietro. Sindacati, imprenditori e vertici di Eni, in queste ore sono riuniti intorno al tavolo prefettizio. Se non dovessero arrivare soluzioni, però, gli operai sono pronti a rafforzare i presidi, proseguendo la protesta ad oltranza. 

 Gli imprenditori di Sicindustria e Legacoop, nelle ultime ore, hanno lanciato l’allarme su un possibile rischio default, con annessi licenziamenti, nel caso di fermo prolungato dei cantieri in raffineria. Questa mattina, gli operai dell’indotto e il personale di Eni hanno fatto ingresso in fabbrica.

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