Un fucile e una pistola in casa, ordinanza annullata per Infurna: non sapeva delle armi

 
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Armi e munizioni sequestrate nell'abitazione

Gela. Non avrebbe saputo nulla delle armi ritrovate nell’abitazione. E’ stata annullata l’ordinanza emessa nei confronti del trentaseienne Calogero Infurna. Nell’immobile a disposizione del cinquantasettenne Emanuele Zappotti, a sua volta arrestato, sono stati trovati un fucile semiautomatico, una pistola e diverse munizioni. Erano avvolti in un telo, nel bagno dell’appartamento. Infurna, come ha spiegato il difensore di fiducia (l’avvocato Maurizio Scicolone), accedeva alla casa solo perché aveva avuto ospitalità dall’amico. I giudici del riesame di Caltanissetta, ai quali si è rivolto il difensore, hanno accolto il ricorso e Infurna in questo modo lascia il carcere, dove era detenuto.

Nel corso dell’interrogatorio successivo all’arresto dei carabinieri, Zappotti l’ha scagionato, sostenendo che quelle armi le avrebbe trovate a Montelungo.

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