Violenza a scuola, due professori dell’Ipia feriti dagli alunni negli ultimi tre giorni

 
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Gela. L’Ipia “Enrico Fermi” rischia di essere etichettata come scuola violenta.

La dirigente Carmelinda Bentivegna parla di “situazione difficile” e annuncia l’avvio di uno sportello di ascolto per dare voce ai soggetti più difficili.

A minacciare la reputazione della scuola sono gli episodi di violenza tra alunni che hanno già costretto due professori alle cure mediche ospedaliere. L’ultima, stamattina, risoltasi per un docente in una frattura costale e trenta giorni di prognosi. L’incolpevole professore è rimasto ferito nel tentativo di sedare una rissa tra due alunni di prima classe, all’interno della scuola di contrada Marchitello.

Due giorni fa, un altro docente era stato aggredito da un alunno di terza classe. Anche in quella circostanza, a seguito della colluttazione, si era rivelato necessario sottoporsi alle cure mediche dell’ospedale di via Palazzi, dove i sanitari gli avevano riscontrato escoriazioni e contusioni varie. L’aggressione di questa mattina suona quasi come una beffa per i componenti del consiglio di classe che avevano deciso di sanzionare l’alunno violento con un’espulsione di due giorni.

“C’è stata una nuova lite tra ragazzi – ammette la dirigente, Carmelinda Bentivegna – Il professore ne ha risentito ma non era lui l’obiettivo. La nostra utenza non è semplice. La scuola si sta attivando. Sono sicura che riporteremo il rispetto delle regole.

Il consiglio di classe deciderà se dare sanzioni disciplinari. Le regole vanno rispettate. E’ un’utenza difficile – denuncia la dirigente dell’Ipia – diversa dalle altre scuole. Qui anche le famiglie si sentono sconfitte. Dobbiamo lavorarci con progetti mirati. Chiederò al Comune di istituire uno sportello di ascolto per dare voce ai soggetti più difficili, ma siamo pronti a farlo anche con le nostre risorse”.

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