“Atteggiamento amministrazione ostile”, proclamato lo stato d’agitazione

 
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Gela. Dopo diverse assemblee, incontri, confronti e tensioni e tanto di promesse i dipendenti comunali si sono stancati ed hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione. Alle parole dell’amministrazione non sono seguiti i fatti e di conseguenza cgil, cisl ed uil hanno proclamato l’agitazione.

I dipendenti rimasti in servizio continuano a garantire il lavoro che prima svolgevano 600 lavoratori. Oggi sono la metà e  suppliscono quotidianamente alla carenza delle figure professionali specifiche, per quanto di diversa categoria, dovuta ai pensionamenti di questi ultimi anni, comportando  un aggravio maggiore di attività e senza alcuna formazione aggiuntiva.

Accuse alla politica dell’ente, che “non ha ancora scelto di aggiornare e valutare la Programmazione Triennale – scrivono Cgil, Cisl ed Uil – con i sistemi contrattuali che più volte abbiamo richiesto di adottare e di cui l’amministrazione Comunale è ampiamente a conoscenza”.

Tra le rivendicazioni l’avvio dei concorsi per le progressioni verticali e l’approvazione del relativo regolamento; il pagamento dei contratti integrativi decentrati già sottoscritti anni 2020 e 2021; la ripartizione del FES 2022 (fondo efficienza servizi) e procedura “concorsuale” per le PEO 2022;

L’amministrazione viene accusata di “comportamento ostile, oltre all’incomprensibile mancato riscontro delle richieste inviate dal Sindacato in tutte le sue declinazioni (Territoriali, aziendali e RSU.

Le Rsu di Cgil, Cisl ed Uil hanno informato il prefetto, cui è stata chiesa l’attivazione del tavolo di raffreddamento. Trascorsi i tempi previsti e senza alcun riscontro si procederà all’indizione di una giornata di sciopero. Il documento è stato firmato per le segreterie provinciali da Cgil, Cisl ed Uil, rispettivamente Polizzi, Cannizzo,  Di Maria, Catalano, Salanitro.

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