Cimici all’Ato Cl2, i sindaci si schierano con il commissario straordinario Panebianco

 
0

Gela. Tavola rotonda tra i sette sindaci appartenenti all’Ato Ambiente Cl2 in liquidazione per discutere di una eventuale estromissione del commissario liquidatore Giuseppe Panebianco, nominato dall’assemblea dei soci.

A sollevare la questione è stato il primo cittadino Domenico Messinese che si è costituito parte civile nel processo sulla presenza di microspie illegali, rinvenute nel 2012 all’interno dei locali dell’Ato Cl2, che tra gli imputati vede proprio Panebianco e il tecnico Sergio Occhipinti. I due sono accusati di avere “installato strumenti e parti di apparati al fine di intercettare conversazioni tra altre persone mediante due microfoni nella sala dell’Ato Ambiente Cl2”, in contrada Brucazzi, nella terza strada della zona industriale. Gli inquirenti hanno contestato a Panebianco anche l’abuso di ufficio, in quanto commissario liquidatore e quindi operante in qualità di pubblico ufficiale. Questo duplice ruolo, con l’aggravante dell’avvio del processo a carico del commissario, sarebbe stato messo in evidenza dal primo cittadino Messinese che ha deciso di confrontarsi con tutti gli altri sindaci dei Comuni appartenenti all’Ambito territoriale ottimale del territorio a sud della provincia nissena. Gli stessi, ieri mattina nella stanza del sindaco, avrebbero deciso di garantire la loro fiducia e, quindi, il sostegno a Giuseppe Panebianco. Sulla vicenda, poche ore prima della tavola rotonda convocata in via informale da Messinese, primo cittadino sospeso dal movimento cinque stelle, erano intervenuti alcuni consiglieri vicini all’ormai ex sindaco del Partito Democratico, Angelo Fasulo. Tra questi Antonino Biundo, Giuseppe Ventura e Cristian Malluzzo avrebbero chiesto a Messinese chiarimenti sulle indiscrezioni che continuano a trapelare tra i corridoi di Palazzo di Città circa un eventuale richiesta di esonero di Panebianco. “Abbiamo avuto un incontro informale – assicura Domenico Messinese – Non è il momento per rilasciare dichiarazioni sui contenuti. La situazione è molto delicata”. Abbiamo cercato di contattare anche il commissario liquidatore  per una replica. Rimaniamo a disposizione per inserire un suo eventuale chiarimento. Intanto, in riferimento al processo è stato aperto il dibattimento. Nel corso della prima udienza anche l’ex dirigente Roberto Sciascia e l’allora responsabile della discarica di Timpazzo, Grazia Cosentino, avevano chiesto di costituirsi parte civile.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here