Gela e Niscemi perdono le commissioni specialità sanità, per ogni visita bisognerà andare a Caltanissetta

 
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Gela. Entra nel vivo tra le polemiche l’accordo sottoscritto all’inizio dell’anno tra l’Asp nissena e l’Inps che prevede il passaggio della gestione delle commissioni speciali sanità all’istituto di previdenza di Caltanissetta. I circa cinquemila utenti appartenenti al distretto sanitario Gela-Niscemi-Mazzarino e Butera, saranno costretti a recarsi a Caltanissetta per l’accertamento dei requisiti sanitari d’invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità. “Non è stata prevista l’apertura di uno sportello a sue del territorio – assicura Giuseppe Piva, manager del Distretto sanitario Asp – Col passaggio della gestione delle commissioni all’Inps anche tredici medici perderanno il lavoro. I circa cinquanta amministrativi, invece, saranno impiegati a tempo pieno in altre mansioni”. L’accordo tra Asp e Inps non è altri che un progetto sperimentale di un anno che segue l’esperienza avviata in Sicilia nella provincia di Trapani. L’Azienda sanitaria provinciale sosterà le spese per il servizio che sarà garantito dal personale dell’Inps.

“Il regalo è contenuto nel Protocollo d’Intesa che l’assessorato regionale alla Salute ha siglato con le Asp di Caltanissetta, Enna, Messina e Trapani – spiega Nuccio Mangione, responsabile zonale Cisl – I pazienti della città e del comprensorio inizieranno il pellegrinaggio sanitario, con destinazione sistematica, presso la sede centrale dell’Istituto di Previdenza per le attività in materia di invalidità civile. La ratio del protocollo è la semplificazione delle procedure in favore dell’utenza e il contenimento dei costi dell’attività delle commissioni mediche gravanti sul servizio sanitario regionale. Nei fatti si traduce in una limitazione del servizio e nel relativo accentramento che comporterà un aggravio di spese per l’utenza che dovrà sobbarcarsi ulteriori oneri economici per raggiungere l’ex capoluogo”.

Contro la soppressione delle commissioni medico-legali nel distretto sanitario del Sud Nisseno si registra anche la dura protesta del Partito Democratico di Niscemi. «A soffrire per i gravissimi disagi – si legge in una nota Pd – sono gli anziani e i disabili che dovranno affrontare il lungo viaggio fino a Caltanissetta in condizioni di salute spesso estremamente precarie. Il distretto del sud della provincia non può restare marginale rispetto alle scelte che valorizzano sempre e comunque la parte Nord! Chiederemo immediatamente alla Conferenza dei Sindaci di proporre una modifica a tale progetto, ancorché sperimentale, in modo che sia mantenuta una Commissione nella zona sud del Nisseno. Non è accettabile – conclude la nota – avere una sanità a due velocità nello stesso territorio. Coinvolgeremo la nostra deputazione e gli altri organismi per far sentire la nostra voce. Sulla sanità e sui più deboli non faremo sconti a nessuno».

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