I consiglieri censurano la giunta assente in aula, ancora polemiche al question time: “E’ un danno erariale”

 
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Gela. Il sindaco Domenico Messinese, impegnato in una trasferta istituzionale a Roma,

e l’assessore Simone Siciliano non erano in aula. Il consiglio comunale, all’unanimità dei presenti, li ha censurati. 

Giunta censurata. Alla fine, a rappresentare la giunta nel corso della seduta di question time c’era solo l’assessore ai lavori pubblici Flavio Di Francesco. “Così, si produce un danno erariale – ha attaccato il capogruppo di Sicilia Futura Giuseppe Ventura – veniamo in aula per esporre le interrogazioni e chiedere risposte alla giunta, e loro cosa fanno? Non ci sono. Uno dei tanti motivi per sfiduciarli definitivamente”. Su proposta del consigliere di Articolo 1 Carmelo Casano, è passata la censura alla giunta. L’assessore Di Francesco, rispondendo alle tre interrogazioni presentate proprio da Ventura e dal gruppo di Sicilia Futura, ha ribadito le non poche difficoltà affrontate sul piano della partecipazione ad alcuni bandi europei che avrebbero potuto assicurare fondi sia per la riqualificazione urbana sia per il rifacimento delle strade rurali. “Sulle strade rurali – ha detto l’assessore – non è stato possibile presentare in tempo la domanda perché, a gennaio, i tecnici incaricati, a causa del maltempo, non sono riusciti ad accedere ad alcune zone per i sopralluoghi necessari”. Una risposta che ha prodotto non poche perplessità. “Ciò che sta dicendo – ha replicato Ventura a Di Francesco – è veramente molto grave. Rinunciate a fondi europei per il maltempo? E’ assurdo”. Decisamente distanti le posizioni anche sul punto legato alla pulizia e sanificazione delle strade. Il capogruppo del Megafono Sara Bonura ha chiesto chiarimenti sul pessimo stato di strade e marciapiedi della città. L’assessore Di Francesco, però, è riuscito a dare una risposta solo parziale. Intanto, i consiglieri comunali di Energie per l’Italia Luigi Di Dio e Francesca Caruso hanno rinunciato alla loro interrogazione sullo stato di avanzamento dell’Accordo di programma, legato alla vicenda Eni. Se ne dovrebbe riparlare giovedì, nel corso di una seduta monotematica, convocata dal presidente del consiglio Alessandra Ascia. “In questo modo – ha però detto Di Dio – cercheremo di portare avanti un’operazione verità. Qui, i responsabili del disastro Eni e della chiusura della raffineria si nascondono e, adesso, arrivano a criticare anche il loro ex sindaco Angelo Fasulo. La verità è una sola, la chiusura della raffineria porta un’unica firma, quella del Pd”. In aula, inoltre, nuova protesta dei lavoratori rimasti esclusi dal servizio di trasporto disabili.

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