La stagione sportiva 2017-2018 tra sorprese e rivelazioni

 
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Da un punto di vista statistico il mese di dicembre rappresenta un periodo che farà da vero e proprio spartiacque, per quanto riguarda i principali sport, e il calcio in particolare.

Con le gare disputate lo scorso 6 dicembre, è terminata infatti la fase a gironi della stagione di Champions League, che ha rappresentato una delle novità più sostanziali di quest’annata. Non solo l’eliminazione del Napoli di Maurizio Sarri, a favore dello Shakhtar Donetsk, ma ancora più clamorosa quella di formazioni abituate negli ultimi tempi ad arrivare fino in fondo, come l’Atletico Madrid allenato dall’argentino Diego Simeone. Certo, quello di Roma, Chelsea e Atletico Madrid, era considerato un po’ il girone di ferro, ma la cosa ha comunque sorpreso non poco, in ottica di bookmakers e scommesse sportive e di statistiche applicate al calcio. In effetti si tratta di una stagione davvero sorprendente e anomala.

Con l’Italia che per la prima volta da decenni non disputerà la fase finale di un Mondiale, con una squadra di serie A come il Benevento, e non ultima la sorpresa dell’outsider Pordenone, che in Coppa Italia, prima elimina il Cagliari, e poi sale in cattedra a San Siro, costringendo l’Inter a conquistare la qualificazione solo dopo i calci di rigore. Parliamo pur sempre di una compagine che non ha mai disputato un campionato di serie B. In questa stagione anomala e sorprendente, il campionato di serie B si è dimostrato per oltre metà del girone di andata estremamente equilibrato, tanto che le formazioni che ora guidano la classifica, (Palermo, Parma e Frosinone) hanno impiegato quasi 17 gare per staccare leggermente il resto del gruppo. Fatto più unico che raro, per il campionato cadetto, da sempre rappresentativo di realtà altre e diverse, visto che le squadre provengono da serie minori e maggiori, e sicuramente incentivo in più per quanto concerne anche il discorso del betting con bonus scommesse quote e statistiche cheormai sono una costante per gli appassionati di calcio e di sport più in generale. Aldilà del discorso meramente statistico resta molto da dire anche su questo equilibrato girone di andata per quanto riguarda la serie A. Un girone dove per ben 14 turni il Napoli di Sarri ha tenuto testa alle dirette inseguitrici, per poi arrendersi in casa contro i campioni d’Italia della Juventus.

La squadra di Allegri, pur non giocando il migliore calcio di sempre, è lì a contendersi il suo settimo titolo consecutivo. Così se il Napoli dopo la sconfitta del San Paolo e il pareggio contro la Fiorentina di Pioli è stato giustamente ridimensionato, anche per via di un calo fisiologico e di qualche infortunio di troppo, emerge in tutto il sul splendore l’Inter di Luciano Spalletti. Negli ultimi anni mai così audace, determinata e brillante. Le squadre da segnalare degne di nota però non finiscono con la capolista nerazzurra, visto che la Roma di Eusebio Di Francesco, ha dimostrato più di una volta di essere una squadra valida e molto concentrata. Un po’ più appannata invece la Lazio, che dopo la sconfitta interna con il Torino, vede sfumare la possibilità di agganciare, recuperando il turno con l’Udinese il treno delle prime quattro formazioni. Ci sono stati esoneri e cambi di rilievo sulle panchine di A. Genoa, Milan e Crotone, hanno cambiato tecnico a campionato iniziato. La scelta più clamorosa tuttavia resta quella dell’esonero di Vincenzo Montella, con un Milan che in estate era dato come favorito, mentre attualmente osserva dal basso la Sampdoria di Giampaolo, che deve recuperare ancora la gara con la Roma e che clamorosamente ha battuto la Juventus durante il 13esimo turno.

(pubbliredazionale)

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