Le guardie eco-zoofile spiegano cosa fare in caso di esche avvelenate

 
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Gela. A  pochi giorni dall’ultimo ritrovamento dei gatti morti nel quartiere di Ospizio Marino segnalato dal presidente dell’associazione “Aria nuova “ Saverio di Blasi le guardie eco zoofile della città tornano a perlustrare il quartiere per assicurarsi che non siano più presenti esche avvelenate.

“La prima cosa da fare è circoscrivere l’area in cui sono state trovate le esche avvelenate e contattare subito i vigili urbani o le guardie zoofile” ha dichiarato Salvatore Ciscardi,comandante delle guardie eco-zoofile sul territorio di Gela.

L’avvelenamento costituisce reato e secondo il codice penale chiunque, per crudeltà o senza necessità, provoca una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie, a comportamenti sbagliati, a fatiche o a lavori insopportabili, è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5mila a 30mila euro.

Le esche avvelenate individuate in diverse zone della città sono un serio pericolo non solo per gli animali randagi ma anche per quelli domestici e per i bambini che giocano in strada.

Se un animale domestico dovesse morire in casa a causa di una di queste esche è necessaro contattare subito il veterinario di fiducia e denunciarne il decesso.

Le carcasse, le esche, i campioni tessutali e i contenuti gastrici di animali morti per sospetto avvelenamento vengono analizzati gratuitamente se consegnati tramite il medico Veterinario o tramite la Polizia Provinciale o altri corpi di Polizia.

È possibile contattare la Lega italiana dei diritti dell’animale e  le guardie zoofile della città attraverso il social media Facebook e il numero 371 5529081 attivo 24h su 24 ,7 giorni su 7.

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