Minacce telefoniche ad una donna, accuse contro un collaboratore di giustizia: finisce a processo

 
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Gela. Minacce e insulti via telefono ai danni di una donna.

Le accuse contestate dai magistrati. I magistrati della procura contestano queste accuse ad un collaboratore di giustizia, il trentanovenne Gianluca Costa. L’uomo, da alcuni anni sotto protezione dopo aver scelto di collaborare con la giustizia, è finito a processo davanti al giudice Antonio Fiorenza. A sollevare il caso, fu proprio la vittima delle presunte molestie telefoniche. La donna, intanto, ha scelto di costituirsi parte civile con gli avvocati Mirko Maniglia e Paola Turco. Il dibattimento a carico del collaboratore di giustizia, difeso dall’avvocato Alessandro Catalano, si è aperto e i primi testimoni verranno sentiti all’udienza del prossimo 29 settembre. In base alle indagini condotte, le chiamate sarebbero partite dalla località segreta nella quale risiede l’uomo dopo la decisione di sollevare il velo sui traffici condotti dalle organizzazioni mafiose anche nel settore del trasporto dell’ortofrutta.

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