Sedici milioni per digitalizzare la rete idrica e ridurre le perdite nella condotta

 
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I vertici dell'Ati

Gela. Quasi sedici milioni di euro, per un progetto complessivo di interventi per ridurre le perdite idriche dalle condotte presenti in tutti i Comuni della provincia e per digitalizzare il sistema di monitoraggio e controllo. L’ha ottenuto l’Assemblea territoriale idrica, presieduta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. Il Ministero delle infrastrutture è rilasciato la graduatoria e il progetto dell’Ati è risultato tra i primi in graduatoria. “Il progetto è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi generali della legislazione europea sull’acqua, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della regolazione nazionale di settore redatto secondo un approccio, basato sulle best practices internazionali di asset management. L’intervento si muove strategicamente nel campo della digitalizzazione, comprendendo dentro questo termine tutti gli interventi che sfruttano la misura dei parametri operativi e la conoscenza delle reti per ridurre il livello delle perdite e migliorare la funzionalità delle reti, quali la distrettualizzazione, il controllo delle pressioni, la ricerca perdite e attività che integrano la fase di digitalizzazione con la riabilitazione o il rifacimento di tratti di rete. Individuando un mix di interventi che consentirà di gestire in modo efficiente e sostenibile il servizio idrico, dell’ambito ottimale, mettendo al centro come fattore strategico il tema della digitalizzazione – dicono Conti, il direttore generale Antonino Collura e il vicepresidente Ati Gambino – l’integrazione delle tecnologie digitali con le tecnologie operative applicate nelle reti di distribuzione e negli impianti di trattamento delle acque consente di realizzare importanti risparmi energetici, ridurre gli sprechi e aumentare la capacità di garantire sicurezza, salubrità e rispetto delle stringenti normative, il tutto unito a un risparmio di costi.

Con l’attuazione dell’intervento si creano le condizioni potenziali per una trasformazione culturale del servizio idrico, imponendo una evoluzione del settore, inducendo ai gestori di dotarsi di sistemi per generare dati ed indicatori che aiutano nell’ottimizzazione dei servizi, colmando il gae tecnologico ed aumentando la conoscenza stessa delle infrastrutture, migliorando la gestione e creando efficienza e operatività”. In città, si attende l’avvio di lavori già finanziati, come quelli per la rete idrica di Manfria.

1 commento

  1. Una cosa buona, Qualche politico che pensa e che si impegna a sbloccare qualcosa tipo lavoro, innovazione certo bisogna vedere se verrà fatto sto lavoro

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